Eccomi qua! Vi state domandando cosa potreste fare avendo a disposizione un'ora libera, un vecchio barattolo di caffé, un manico di scopa ed una corda per chitarra? Lo immaginavo, sono qui per aiutarvi. Ebbene potreste costruirvi una "Roots Coffee Can Blues Guitar"!
Torniamo un attimo indietro nel tempo. Qualche tempo fa ho assistito ad uno splendido concerto dei North Mississippi All Stars di Luther Dickinson ed il buon Luther, verso la fine della serata, ha tirato fuori una chitarra fatta con una vecchia scatola di caffè suonandoci delle cose incredibili; così quando l'altro giorno mi sono ritrovato davanti quasi per caso un vecchio barattolo di caffè lavazza ho pensato che mi sarei potuto costruire un aggeggio simile. In quattro e quattr'otto mi sono messo ad armeggiare con trapano, chiodi, viti pezzi di ferro varii ed ho tirato fuori questa cosa qua!
Fantastica vero? E la cosa incredibile è che suona pure.
Passiamo ad annoiarvi ora con le caratteristiche tecniche dell'oggetto in questione:
•Cassa armonica in latta stagionata con ponte wraparound
•Manico in legno di scopa occhiolinato, capotasto in ottone e meccanica estirpata da una vecchia chitarra da buttare (notare il particolare tecnico dell'abbassacorda).
•Pickup Piezoelettrico da 5 euro collegato ad un vecchio jack femmina trovato in giro per casa e attaccatura del manico bolt-on set-in neck-through.
•Accessori di primordine come il coperchio custom anti-feedback ne fanno un oggetto del desiderio per ogni bluesman che si rispetti.
Nel prossimo concerto ci sarà il debutto ufficiale dal vivo...(anche se in realtà c'è già stato uno pseudo debutto ufficioso ed improvvisato grazie al coraggio di Renato Tammi e dei suoi Dirty Licks che hanno deciso di invitarmi sul palco venerdi sera per il battesimo della scatola di latta).
Il prossimo step sarà farne una con una scatola di biscotti ed almeno due corde, crepi l'avarizia!
Saluti bifolchi.
• Coffee Can Guitar
Here I am! Are you wondering what you could do when you have a free hour, an old coffee can, a broomstick and a guitar string? I thought so, I'm here to help you. Well, you could build a "Coffee Can Blues Roots Guitar"!
Let's go back in time. Not so long ago I attended a wonderful concert of the North Mississippi All Stars and Luther Dickinson, toward the end of the evening, he pulled out a guitar made from an old coffee tin can and he played incredible things; so, when I discovered almost by accident in front of me an old Lavazza coffee can I thought i should have buildt something like that. Suddenly I started to tinker with drill, nails, screws and some iron pieces and I created this wonderful guitar.
Is'nt she lovely (Like Stevie Wonder could say)?? And the amazing thing is that it sounds as well.
I spend now some word to bore you with the guitar technical specs:
•seasoned harmonic tin with wraparound bridge.
• wooden birs's eye neck, brass nut and a tuning machine eradicated from an old guitar that should be trashed.
• Piezo Pickup( 5 euros) linked to an old female jack found hanging around the house.
• Accessories such as custom first class anti-feedback hood make it an object of desire for any self-respecting bluesman.
The next concert will be the official debut live ... (although in fact there was already an improvised pseudo-official debut thanks to the courage of Renato Tammi and his Dirty Licks Band who have decided to invite me on stage Friday evening fot the baptism of the tin).
The next step will be making one with a biscuits box and at least two strings!
Yokels Greetings...and i still try to keep my english as bad as i can!
domenica 10 luglio 2011
giovedì 9 giugno 2011
Quando il dottor Casa ti stupisce!
Innanzitutto...chi è il dottor casa? Ovviamente trattasi del dottor House, al secolo Hugh Laurie.
Beh, esco allo scoperto. Forse sarà per la mia ipocondrìa latente, non so, ma il dottor House mi fa schifo! Non mi è mai piaciuto, mi ha sempre rotto tremendamente le balle e non credo di aver mai guardato una puntata intera della serie.
Quindi quando ho visto la copertina del nuovo disco di Hugh Laurie (dal mio pusher di CD) mi son detto: " macheccazzo, ma pensa te se questo deve pure mettersi a fare un disco, chissa che cagata che sarà!" Chiedo di poterlo ascoltare già pronto a saltare alla giugulare del buon Laurie per massacrarlo di critiche! Il primo pezzo mi lascia un attimo interdetto, si tratta di un'intro di pianoforte lontanamente assimilabile a "Summertime"...la prima cosa che traspare è che è un disco ben suonato. Le mie certezze vacillano. La spallata decisiva arriva con il secondo pezzo. Una cover di "You don't know my mind" di Leadbelly che parte con un mandolino ignorante e con un ritmo fenomenale. Cazz! Bellissimo! Rimango immediatamente fulminato! "Porco iggiuda, ma guarda te se mi devo comprare pure un cd di Hugh Laurie" (penso). Il terzo pezzo inizia con una chitarra slide fantastica e si sviluppa su un ritmo di batteria semplicissimo ma impregnato di fango! Sempre un po' indietro...
Leggo un po' il booklet e vedo che il produttore dell'album è Joe Henry. Immediatamente ricollego al suo nome le sonorità del disco...inconfondibili, come avevo fatto a non accorgermene prima? Tutto l'album è suonato divinamente, Hugh ha una voce un po' nasale, quasi fumettosa, ma che si sposa perfettamente con l'atmosfera New Orleans dell'album (fiati sparsi); avere dei grandi musicisti ed una produzione eccellente aiuta, ma - anche a distanza di qualche tempo - continuo ad apprezzare moltissimo questo album e mi sento di consigliarlo anche ai più scettici. Se non siete dei talebani della musica questo è un album da avere! Tiè! Beccatevi questa! E che la bifolchitudine sia con voi!
•
My English is horrible, i know, but i still try to write some stupid thing! If you don't like it, don't read it! ;)
So, i'd like to tell you something about the last Hugh Laurie's record.
You have to know that i hate the Doctor House. Maybe because i'm a Fuc**** hypochondriac, but i can't watch him on TV.
When I've seen the cd cover (whit his face) i get confused ( a little bit).
The first track (a piano intro) was well played. But the second track was the one that burned myself. A great mandolin intro that gets you into a fantastic song! A leadbelly's "you don't know my mind" cover! Awesome! Energy, rhythm! The whole record is full of "mud" and has "New Orleans" mood, the Joe Henry production is amazing! I liked it so much. Obviously the cd is now in my hands, WTF!
Yokel greetings to everybody! Enjoy the "you don't know my mind" live performance!
Beh, esco allo scoperto. Forse sarà per la mia ipocondrìa latente, non so, ma il dottor House mi fa schifo! Non mi è mai piaciuto, mi ha sempre rotto tremendamente le balle e non credo di aver mai guardato una puntata intera della serie.
Quindi quando ho visto la copertina del nuovo disco di Hugh Laurie (dal mio pusher di CD) mi son detto: " macheccazzo, ma pensa te se questo deve pure mettersi a fare un disco, chissa che cagata che sarà!" Chiedo di poterlo ascoltare già pronto a saltare alla giugulare del buon Laurie per massacrarlo di critiche! Il primo pezzo mi lascia un attimo interdetto, si tratta di un'intro di pianoforte lontanamente assimilabile a "Summertime"...la prima cosa che traspare è che è un disco ben suonato. Le mie certezze vacillano. La spallata decisiva arriva con il secondo pezzo. Una cover di "You don't know my mind" di Leadbelly che parte con un mandolino ignorante e con un ritmo fenomenale. Cazz! Bellissimo! Rimango immediatamente fulminato! "Porco iggiuda, ma guarda te se mi devo comprare pure un cd di Hugh Laurie" (penso). Il terzo pezzo inizia con una chitarra slide fantastica e si sviluppa su un ritmo di batteria semplicissimo ma impregnato di fango! Sempre un po' indietro...
Leggo un po' il booklet e vedo che il produttore dell'album è Joe Henry. Immediatamente ricollego al suo nome le sonorità del disco...inconfondibili, come avevo fatto a non accorgermene prima? Tutto l'album è suonato divinamente, Hugh ha una voce un po' nasale, quasi fumettosa, ma che si sposa perfettamente con l'atmosfera New Orleans dell'album (fiati sparsi); avere dei grandi musicisti ed una produzione eccellente aiuta, ma - anche a distanza di qualche tempo - continuo ad apprezzare moltissimo questo album e mi sento di consigliarlo anche ai più scettici. Se non siete dei talebani della musica questo è un album da avere! Tiè! Beccatevi questa! E che la bifolchitudine sia con voi!
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My English is horrible, i know, but i still try to write some stupid thing! If you don't like it, don't read it! ;)
So, i'd like to tell you something about the last Hugh Laurie's record.
You have to know that i hate the Doctor House. Maybe because i'm a Fuc**** hypochondriac, but i can't watch him on TV.
When I've seen the cd cover (whit his face) i get confused ( a little bit).
The first track (a piano intro) was well played. But the second track was the one that burned myself. A great mandolin intro that gets you into a fantastic song! A leadbelly's "you don't know my mind" cover! Awesome! Energy, rhythm! The whole record is full of "mud" and has "New Orleans" mood, the Joe Henry production is amazing! I liked it so much. Obviously the cd is now in my hands, WTF!
Yokel greetings to everybody! Enjoy the "you don't know my mind" live performance!
sabato 7 maggio 2011
North Mississippi AllStars & Giant Sand
Esco indenne (però con lo spirito in fiamme) da una due giorni di concerti fantastica! A Torino a causa di qualche strana congiunzione astrale capita di trovarsi due concerti pazzeschi uno dopo l'atro. Potevo mancare? NO!
Si comincia Giovedi sera al Magazzino di Gilgamesh (grazie all'amico Renato che mi aveva tenuto un posto in un buon tavolo) con i North Mississippi Allstars, band americana che ha i piedi a bagno nel fango del Mississippi ma il resto del corpo proiettato verso un Blues-Country-Rock più moderno con molteplici influenze. Scopro subito che la formazione è in Duo (Ovvero Luther Dickinson ed il fratello Cody)...all'inizio sono un po' spiazzato dalla mancanza del bassista, ma appena i due iniziano a suonare mi ricredo! Luther con la sua chitarra non fa assolutamente rimpiangere la mancanza del basso. Ha una mano destra pazzesca; con il pollice tiene sempre una ritmica di bassi fantastica e con le altre dita "svisa" magicamente. Il fratello non è da meno! Un modo di suonare la batteria incredibilmente dinamico...per non parlare del fatto che ogni tanto (mentre con i piedi continua a tenere il ritmo sulla drum) suona la chitarra in maniera splendida ed anche il pianoforte. Insomma un concertone che mi ha tenuto gran parte della serata con la pelle d'oca. Luther oltre alla chitarra si dedica spesso anche a strumenti di altri tempi come la Cigar Box (chitarra a 4 corde costruita con una scatola di sigari) e la splendida "Coffee Can" (ovvero una chitarrina bicorde costruita con una vecchia scatola di caffè ed un pezzo di manico di scopa)...e cosa non è in grado di combinare anche con sole due corde! A fine serata i due (disponibilissimi come solo i grandi sanno essere) si sono prestati a fare foto con i fans e a firmare autografi a tutti. Probabilmente prima o poi da qualche parte spunterà una mia foto (con faccia da ebete d'ordinanza) assieme a Luther. A proposito di foto...ovviamente avevo dimenticato la macchina fotografica, per cui l'unica foto che posso postare è una foto schifosa fatta col cellulare...giusto per dovere di cronaca.
Dopo l'esperienza dei NMA la sera dopo, assieme al grande amico Stefano (Il Cardinale), ci fiondiamo allo Spazio 211 (altro locale storico di Torino) per i Giant Sand. Senza andare a scomodare i loro grandissimi album storici ( da "Valley of Rain" in poi) il solo ultimo album (Blurry Blue Mountain) sarebbe stato motivo valido per partecipare a questo concerto. Arriviamo verso le 22,30 (molto presto per gli orari dello "Spazio")...poca gente, ci mettiamo fuori al fresco dove bevo qualche sorso di birra e - cosa per me incredibile- mi "giro pure mezza sigaretta" per entrare nelle atmosfere fumose dell'Arizona e dell'Alternative Country Rock...quando rientriamo ci ritroviamo facilmente di fronte al palco poco prima dell'inizio del concerto. Howe Gelb (dopo essere stato tranquillamente anch'egli fuori nel giardinetto in mezzo alla gente) sale finalmente sul palco con il suo splendido cappello bianco. Beh...le atmosfere sono subito "fulminanti"! In un attimo non siamo più allo spazio 211 ma in una bettola polverosa nel deserto dell'Arizona...le chitarre, il Piano, il Wurlitzer, il contrabbasso e la splendida voce di Howe ti trascinano in una dimensione parallela, quasi cinematografica. I Giant Sand snocciolano uno dietro l'altro tutti i loro grandi successi mescolati ai bellissimi pezzi dell'ultimo album...il concerto vola! Mi sono ritrovato alla fine della serata in un attimo...con un pizzico di amaro in bocca per il concerto finito (o forse per la birra, non so) ma con la sensazione di aver assistito ad un piccolo pezzo di "splendore" e "magia"! Eccovi un po' di foto del concerto (questa volta la macchina fotografica l'ho portata)!
Se volete CLICCANDO QUI ce ne sono molte altre!
Unica nota dolente: pubblico molto appassionato e partecipe, ma sicuramente troppo poco numeroso per uno spettacolo del genere (anche se devo dire meglio per noi che abbiamo potuto assistere allo show praticamente "seduti sul palco"). Ah, dimenticavo, lui è davvero un figo...infatti stranamente (per un concerto) c'era un'alta percentuale di allegre signorinelle vicono al palco che si muovevano sinuosamente (chi più e chi meno).
Saluti bifolchi!
•
Sorry for my horrible english, i hope you'll understand!
I'm on fire after a two-day of wonderful concerts.
It starts Thursday night at the Magazzino di Gilgamesh ( thanks to my friend Renato that kept me a place on good table) with the North Mississippi Allstars, American band that has his feet wet in the mud of the Mississippi but the rest of the body forward to a Blues-Country-Rock with many influences. I find now that the formation was in duo (Luther and Cody Dickinson) ... at the beginning i was a bit "scrowded out" by the lack of bass, but soon the two begins to play and i forget the bass! Luther has a crazy right hand, with his thumb keeps a great walking bass rhythm and with the other fingers plays magically. His brother is no exception! One way to play the drums incredibly dynamic ... not to mention the fact that every now and then (while continuing with their feet to keep rhythm on the drum) plays the guitar and the piano beautifully. Luther as well as the guitar is often devoted to instruments of the past as the Cigar Box (4-string guitar built with a box of cigars) and the beautiful "Coffee Can" (which is a small guitar with two strings built with an old box of coffee and a piece of broom handle) ... and what he can do with only two strings! At the end of the evening the two (only great artists are like this) were provided to take pictures with fans and sign autographs for everyone. Probably somewhere sooner or later you will see a picture of me (with stupid face in order) with Luther. Speaking of photos ... of course I had forgotten my camera, so the only picture I can post you is a photo taken with crappy phone.
After the experience of NMA in the evening after, along with good friend Stefano (Cardinal), we sling at Spazio 211 (another Turin's historic venue) for Giant Sand. Without going to disturb their great historical album (from "Valley Of Rain" and up) only the last album (Blurry Blue Mountain) would be a good reason to attend this concert. We arrived around 10.30 P.M.... few people, we put our asses outdoor to drink a beer and - something incredible for me-to smoke half a cigarette "to enter in the smoky atmosphere of Arizona... when we return in the room we find easily a place in front of the stage just before the concert. Howe Gelb (after being outside in the garden easily among people) climbed on stage at last with its beautiful white hat. Well ... the atmosphere was suddenly "Lightning"! In a moment we are no longer in the space 211 but in a tavern in the dusty Arizona desert ... the guitars, piano, Wurlitzer, bass and the wonderful voice of Howe pull you into a parallel dimension, almost cinematic. The Giant Sand spitted out one after the other all their greatest hits mixed with beautiful pieces of the last album ... the concert flies! I found myself at the end of the evening in a moment ... with a hint of bitterness in the mouth for the concert ended (or perhaps for the beer, I do'nt know), but with the feeling of having seen a small piece of "brilliance" and magic! Here's a bit 'of photos of the concert (this time I brought my camera)!
If you want to CLICK HERE there are many more pics.
The only sore point: the audience was very passionate and involved, but certainly too few for a show like that (although I must say, better for us that we could watch the show almost "sitting on the stage." Ah, I forgot, he's a really cool man... in fact, strangely (for a concert) there was a high percentage of happy "young" ladies close to the stage and moving sinuously (greater or less).
Greetings Guys!
Si comincia Giovedi sera al Magazzino di Gilgamesh (grazie all'amico Renato che mi aveva tenuto un posto in un buon tavolo) con i North Mississippi Allstars, band americana che ha i piedi a bagno nel fango del Mississippi ma il resto del corpo proiettato verso un Blues-Country-Rock più moderno con molteplici influenze. Scopro subito che la formazione è in Duo (Ovvero Luther Dickinson ed il fratello Cody)...all'inizio sono un po' spiazzato dalla mancanza del bassista, ma appena i due iniziano a suonare mi ricredo! Luther con la sua chitarra non fa assolutamente rimpiangere la mancanza del basso. Ha una mano destra pazzesca; con il pollice tiene sempre una ritmica di bassi fantastica e con le altre dita "svisa" magicamente. Il fratello non è da meno! Un modo di suonare la batteria incredibilmente dinamico...per non parlare del fatto che ogni tanto (mentre con i piedi continua a tenere il ritmo sulla drum) suona la chitarra in maniera splendida ed anche il pianoforte. Insomma un concertone che mi ha tenuto gran parte della serata con la pelle d'oca. Luther oltre alla chitarra si dedica spesso anche a strumenti di altri tempi come la Cigar Box (chitarra a 4 corde costruita con una scatola di sigari) e la splendida "Coffee Can" (ovvero una chitarrina bicorde costruita con una vecchia scatola di caffè ed un pezzo di manico di scopa)...e cosa non è in grado di combinare anche con sole due corde! A fine serata i due (disponibilissimi come solo i grandi sanno essere) si sono prestati a fare foto con i fans e a firmare autografi a tutti. Probabilmente prima o poi da qualche parte spunterà una mia foto (con faccia da ebete d'ordinanza) assieme a Luther. A proposito di foto...ovviamente avevo dimenticato la macchina fotografica, per cui l'unica foto che posso postare è una foto schifosa fatta col cellulare...giusto per dovere di cronaca.
Dopo l'esperienza dei NMA la sera dopo, assieme al grande amico Stefano (Il Cardinale), ci fiondiamo allo Spazio 211 (altro locale storico di Torino) per i Giant Sand. Senza andare a scomodare i loro grandissimi album storici ( da "Valley of Rain" in poi) il solo ultimo album (Blurry Blue Mountain) sarebbe stato motivo valido per partecipare a questo concerto. Arriviamo verso le 22,30 (molto presto per gli orari dello "Spazio")...poca gente, ci mettiamo fuori al fresco dove bevo qualche sorso di birra e - cosa per me incredibile- mi "giro pure mezza sigaretta" per entrare nelle atmosfere fumose dell'Arizona e dell'Alternative Country Rock...quando rientriamo ci ritroviamo facilmente di fronte al palco poco prima dell'inizio del concerto. Howe Gelb (dopo essere stato tranquillamente anch'egli fuori nel giardinetto in mezzo alla gente) sale finalmente sul palco con il suo splendido cappello bianco. Beh...le atmosfere sono subito "fulminanti"! In un attimo non siamo più allo spazio 211 ma in una bettola polverosa nel deserto dell'Arizona...le chitarre, il Piano, il Wurlitzer, il contrabbasso e la splendida voce di Howe ti trascinano in una dimensione parallela, quasi cinematografica. I Giant Sand snocciolano uno dietro l'altro tutti i loro grandi successi mescolati ai bellissimi pezzi dell'ultimo album...il concerto vola! Mi sono ritrovato alla fine della serata in un attimo...con un pizzico di amaro in bocca per il concerto finito (o forse per la birra, non so) ma con la sensazione di aver assistito ad un piccolo pezzo di "splendore" e "magia"! Eccovi un po' di foto del concerto (questa volta la macchina fotografica l'ho portata)!
Se volete CLICCANDO QUI ce ne sono molte altre!
Unica nota dolente: pubblico molto appassionato e partecipe, ma sicuramente troppo poco numeroso per uno spettacolo del genere (anche se devo dire meglio per noi che abbiamo potuto assistere allo show praticamente "seduti sul palco"). Ah, dimenticavo, lui è davvero un figo...infatti stranamente (per un concerto) c'era un'alta percentuale di allegre signorinelle vicono al palco che si muovevano sinuosamente (chi più e chi meno).
Saluti bifolchi!
•
Sorry for my horrible english, i hope you'll understand!
I'm on fire after a two-day of wonderful concerts.
It starts Thursday night at the Magazzino di Gilgamesh ( thanks to my friend Renato that kept me a place on good table) with the North Mississippi Allstars, American band that has his feet wet in the mud of the Mississippi but the rest of the body forward to a Blues-Country-Rock with many influences. I find now that the formation was in duo (Luther and Cody Dickinson) ... at the beginning i was a bit "scrowded out" by the lack of bass, but soon the two begins to play and i forget the bass! Luther has a crazy right hand, with his thumb keeps a great walking bass rhythm and with the other fingers plays magically. His brother is no exception! One way to play the drums incredibly dynamic ... not to mention the fact that every now and then (while continuing with their feet to keep rhythm on the drum) plays the guitar and the piano beautifully. Luther as well as the guitar is often devoted to instruments of the past as the Cigar Box (4-string guitar built with a box of cigars) and the beautiful "Coffee Can" (which is a small guitar with two strings built with an old box of coffee and a piece of broom handle) ... and what he can do with only two strings! At the end of the evening the two (only great artists are like this) were provided to take pictures with fans and sign autographs for everyone. Probably somewhere sooner or later you will see a picture of me (with stupid face in order) with Luther. Speaking of photos ... of course I had forgotten my camera, so the only picture I can post you is a photo taken with crappy phone.
After the experience of NMA in the evening after, along with good friend Stefano (Cardinal), we sling at Spazio 211 (another Turin's historic venue) for Giant Sand. Without going to disturb their great historical album (from "Valley Of Rain" and up) only the last album (Blurry Blue Mountain) would be a good reason to attend this concert. We arrived around 10.30 P.M.... few people, we put our asses outdoor to drink a beer and - something incredible for me-to smoke half a cigarette "to enter in the smoky atmosphere of Arizona... when we return in the room we find easily a place in front of the stage just before the concert. Howe Gelb (after being outside in the garden easily among people) climbed on stage at last with its beautiful white hat. Well ... the atmosphere was suddenly "Lightning"! In a moment we are no longer in the space 211 but in a tavern in the dusty Arizona desert ... the guitars, piano, Wurlitzer, bass and the wonderful voice of Howe pull you into a parallel dimension, almost cinematic. The Giant Sand spitted out one after the other all their greatest hits mixed with beautiful pieces of the last album ... the concert flies! I found myself at the end of the evening in a moment ... with a hint of bitterness in the mouth for the concert ended (or perhaps for the beer, I do'nt know), but with the feeling of having seen a small piece of "brilliance" and magic! Here's a bit 'of photos of the concert (this time I brought my camera)!
If you want to CLICK HERE there are many more pics.
The only sore point: the audience was very passionate and involved, but certainly too few for a show like that (although I must say, better for us that we could watch the show almost "sitting on the stage." Ah, I forgot, he's a really cool man... in fact, strangely (for a concert) there was a high percentage of happy "young" ladies close to the stage and moving sinuously (greater or less).
Greetings Guys!
venerdì 29 aprile 2011
Bifolchezza!
La Bifolchézza ( o bifolchitudine che dir si voglia) è uno stato d'animo o una maniera di essere? Me lo son sempre domandato senza riuscire a giungere ad una risposta degna di tale nome. Se ci si sente bifolchi non è detto che si sia realmente ed inoppugnabilmente bifolchi, questo è certo...ma ovviamente è altrettanto probabile che colui che è bifolco nell'animo e nel corpo si senta tale. Quindi? Come comportarsi se ci si sente bifolchi ma non si è certi d'esserlo? Mah...intanto scrivere minchiate su un blog può aiutare a trovare la propria dimensione (anche se si sa, le dimensioni non sono importanti) è perciò d'uopo ch'io m'esprima in tal senso. D'altro canto, diciamocelo, non è sufficiente uno stivale sulla testa per esser bifolchi...anche se può certamente aiutare!
Forse ci vorrebbe un cavallo...o una bestia da guardare (magari una vacca); un cappello da cowboy può certamente essere utile, delle basette prominenti sono un indizio, come possono esserlo cinture pitonate o tracolle per chitarra "muccate"...ma sarà vera gloria? Ai poster
l'ardua sentenza!
•
Sorry, no english translation this time...i'm too lazy! Don't worry that's a stupid post!
Forse ci vorrebbe un cavallo...o una bestia da guardare (magari una vacca); un cappello da cowboy può certamente essere utile, delle basette prominenti sono un indizio, come possono esserlo cinture pitonate o tracolle per chitarra "muccate"...ma sarà vera gloria? Ai poster
l'ardua sentenza!
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Sorry, no english translation this time...i'm too lazy! Don't worry that's a stupid post!
lunedì 25 aprile 2011
Nuovo Mini EP Live per i bifolchi!
Ciao Amici,
finalmente dopo tanto tempo siamo riusciti a mettere mano ai nastri registrati a Passerano Blues nel 2009 e siamo riusciti a dar vita ad un mini EP live che mettiamo a disposizione per il download per i fan (cool). Speriamo di avervi fatto cosa gradita. Per scaricarlo è sufficiente iscriversi alla newsletter (ovviamente a gratis) tramite questo link.
Riceverete immediatamente una email con i dati per scaricare l'album! Un ringraziamento particolare va a Valerio Tornabene, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Buon ascolto. A presto.
Riceverete immediatamente una email con i dati per scaricare l'album! Un ringraziamento particolare va a Valerio Tornabene, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. Buon ascolto. A presto.
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Hello my Friends, finally after all this time we found the tapes recorded live at Passerano Blues in 2009 and we managed to create a mini live EP that we have made available for download for the fans. If you want to download it you just have to sign-up (for free) to our newsletter following this link.
You will receive soon an email with the instructions to download the EP.
We hope you like it. A special thanks goes to Valerio Tornabene, without him none of this would have been possible. Enjoy. See you soon.
You will receive soon an email with the instructions to download the EP.
We hope you like it. A special thanks goes to Valerio Tornabene, without him none of this would have been possible. Enjoy. See you soon.
Bifolchitudine!
Ciao a tutti,
questo blog sarà la valvola di sfogo principale delle mie passioni, delle mie paranoie, delle mie rotture di balle (che magicamente diverranno le vostre)...perle di saggezza bifolca nell'etere multimediale. Crogiuolo di inutilità, inettitudine ed un pizzico di musicologia applicata alla fantasticheria stronzologica. Arti visive ed auditive vi condurranno ad una liberazione corporea estatica multipla.
Altamente sconsigliato.
SALUTI BIFOLCHI!
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